Le esposizioni internazionali e nazionali diventano il terreno di confronto con fabbriche più capaci e più potenti. Ciò permette di comprendere quanto sia ardua la concorrenza sul versante artistico.
Cogliendo le qualità dell’argilla locale e intuendo la portata innovativa, con la pubblicazione della Legge del 20 Giugno 1871 in materia di numerazione civica degli edifici e l’indicazione di strade e piazze, la “Carlo Rubbiani” dà avvio alla produzione di targhe per la denominazione e la numerazione di vie e piazze in maiolica. Sono prodotti innovativi, poco costosi e praticamente senza concorrenti (solo la celebre Ginori di Doccia). Si presentano soprattutto nei colori bianco e blu e vengono ben presto adottate da oltre centocinquanta Municipi italiani e non.
Il successo della produzione delle targhe viarie apre all’azienda nuove possibilità. Questa esperienza segna, di fatto, il passaggio alle “quadrelle” o “piastrelle” decorate e non per gli ambienti interni: prodotto che monopolizzerà, per la prima volta in Italia, l’intera produzione.
La piastrella risponde alle esigenze di razionalità, igienicità, durata e pulizia richieste dai primi regolamenti nazionali per gli esercizi commerciali, le strutture pubbliche, i luoghi di lavoro.
Anche le abitazioni si trasformano.
Il successo delle piastrelle da rivestimento è vastissimo. Si rinnova sempre più il repertorio e si utilizzano le più ampie categorie di tecniche decorative per realizzare elementi singoli e per comporre grandi rivestimenti decorativi.