Bisognerà proprio che vada un giorno a trovarlo. Ma quando potrà essere non posso dirti per ora. Sono stato invitato
con mia moglie in Russia ma pensiamo che la stagione sia troppo inoltrata e credo finiremo per rimandare alla
primavera prossima (62
Se così sarà entro l'autunno un giorno per la gita in Alba finirò di trovarlo. Vorrei infatti vedere la mostra di torino (
Nervi ) e di li, dovendo per altre ragioni recarmi a Nizza ( Marittima), potrei fare la strada per Alba,
Cuneo, Ventimiglia, Nizza evitando quella strada impossibile che è la Riviera Ligure e la Cornice. Vedro dunque di
avvertirti in precedenza dati i diritti di priorità che tu vanti su Pinot Galizio che ti prego intanto di salutare per me. E
credimi tuo aff. Roberto Longhi
LETTERA
MANOSCRITTA
28- TX-61
Caro Pinot, questa è una lettera tutta sé nella nostra corrispondenza. Non riguarda né la pittura né il mio lavoro. Come
sai Mario, da febbraio circa a questa parte, à intrapreso un altro lavoro che si è risolto in una Società e finalmente una
settimana fa circa, in un incarico di rappresentanza per la chimica da parte dei Polacchi. Cioè, da un punto di vista del
successo della cosa, tutto bene. Resta invece il fatto, che nello sforzo fisico, intellettuale e nervoso, è finito per
danneggiarsi in modo preoccupante. Sono le 3 di notte: piuttosto che star li a sentir Mario che si gira continuamente
nell'insonnia, mi sono alzata. Ma quello che mi angustia soprattutto è che, oltre a non dormire più normalmente da
vario tempo e a sottoporsi fatiche e logoramenti sempre maggiori, mi pare che abbia cominciato a sragionare, a dare
manifestazioni di una specie di mania di persecuzione. So per certo che non sta bene: una volta che a un appuntamento
alla stazione, davanti a un treno x, non ci siamo trovati e io sono venuta ugualmente a Urio con un treno
immediatamente successivo, successo una cosa incredibile. Invece di infilare una serie di supposizioni plausibili, è
di sé, à gireato tutti gli ospedali di Milano, à avvertito la Questura, à telefonato agli alberghi di Urio. Capisci che
questi primi mesi di funzionamento della società sono delicati: si tratta di stabilire rapporti di i
i di interdipendenza con il
socio, di dare le dimissioni alla società di Partito (quindi possibili complicazioni di natura politico-morale, ecc.) ecc.
Non
mi sembra nelle condizioni di poter sobbarcarsi queste tensioni, di essere lucido e sereno. Non puoi immaginarti
come mi sento preoccupata e non posso parlarne con nessuno, chiedere consiglio a nessuno: per ragioni di soldi o per
ragioni di prestigio", che Mario à compiuto uno sforzo pazzesco non deve trapelare, che è all'esaurimento nervoso di
quello serio, con trauma psichico nemmeno. Cosa devo fare? Ne à un'idea? Ma anche se non ne ài un'idea, tis sono
grata almeno di poterti scrivere e impiegare più rapidamente il tempo di queste brutte ore notturne. Aff. Carla
P.S. Ti accludo l'articolo per L'Approdo letterario. Ancora non è avuto risposta di accettazione dalla RAI. Ma spero
bene. Non so se venerdi sarò a Torino. Oltre al lavoro per la casa ora nel suo pieno ( trasporto di mobili, biancheria,
libri), o sempre l'incertezza che deriva dalla situazione di Mario. Ho paura a venir via da Milano che, da solo, possa
essere esasperato da qualcosa (un sospetto nei confronti del Socio, un senso di solitudine morale ), anche per un solo
giorno e commettere un gesto sproporzionato ( come quello di cercare me all'ospedale ). C
CARTOLINA POSTALE b/n Firenze - Palazzo Vecchio e panorama parziale
Signora Augusta Gallizio e Fam.
Alba (Cuneo )
Firenze 9 ottobre 61
Saluti carissimi a voi tutti
Carla Mario Marta Alfredo Giulia
Lonzi
LETTERE MANOSCRITTA
Milano 16 nov-'61
Forse puoi immaginare come lettere tipo quella che ai inviato a non so che Specchio dei tempi, mi siano
insopportabili Quelli che da qualche parte sono pensieri, illuminazioni di verità, lì - strumentali a una tua smania poco
onorevole, a una presunzione ingenua- diventano farneticazioni, povere adulazioni. Suppongo che tu stia passando un