industriale che si trasform eranno velocemente nei simboli di nuovi
zodiaci, di nuovi calendari momentanei. Enerrie nuove raccolte dalle
sensibili minoranze che le masse avranno espresso nel lungo letargo,
trasformeranno i vostri luridi termitai di cemento armato in lussuosi
momenti trasmissibili e scambievol1. li artisti saranno i teddy-boys
della vecchia cultura, quello che non avrete distrutto voi lo distruge
peranno loro per non ricordare più nulla, poichè la vostra balordage
gine è arrivata al punto di aver distrutta l'ultima possibilità di
rinascita che avevate: la guerra. Questa fu sempre la vostra risorsa
chè la distruzione obblicava al rinnovo, coi la vostra caxi codardia
la vostra paura vi è scoppiata fra le mani, vi siete ridotti alle "co=
dazioni di lavoro". Siete pli imbattibili fabbricanti della noia.
Man piate, riempitevi ma non stabilirete con questo una cultura di
fuchi, anzi Parete la fine degli inutili insetti. Il vostro propres=
so sterilizzerà le ultime vostre sensibilità e nulla, se non la vostra
civilizzazione, vi aiuterà a boccheggiare le ultime particelle di un
ossigeno infetto, prolungando la vostra azonia agli escrenenti delle
macchine che voi stessi vete sfruttato. I decori nuovi che vanno
dal tessuto alle abitazioni, dai mezzi di trasporto al bicchiere,
al piatto, ai lampadari, alle città sperimentali, saranno unici, ar=
tistici, irripetibili. Non saranno più detti immobili, na mobili e
soltanto d'uso, poichè saranno strumenti momentanei di gioia e di
gioco; in una parola ritorneremo poveri, po verissimi, ma ricchissini
di spirito in un comportamento nuovo. li averi saranno collettivi e
con velocità di distruzione, la poesia non agirà più sui sensi che
conosciamo X non avrà più architettura, né pittura, né parole, né in=
magine, ma sarà senza superficie, senza volume....
X ma su quelli che ancora non conosciamo
Siamo vicini alla quarta dimensione, alla poesia pura, alla macia che
non ha padrone, ma può solo essere di tutti, siamo prossimi allo sta-
to selvar rio con senso moderno, con strumenti moderni, : la terra pro-
messa, 11 paradiso, l'eden altro non puo essere che l'aria da respi=
rare, mangiare, toccare, penetrare. Purificarsi nell'aria per creare
in questi decori impalpabili l'uomo passionale nuovo, libero, che non
ha più tempo per ap pa rare tutti i suoi desideri e per crearne dei nuovi.
Tutte le ideologie, tutte le religioni seguirono a empre la politica
dei desideri, non apparandoli se non nell'al di là, col risultato che
orgi la scienza e l'arte si trovano di fronte al muro invalicabile
dei perché. Noi vo mliano cancellare per sempre i perché. I prof eti
nuovi pià hanno attaccato alla base questo muro infinito dolce della
nuova poesia. I'uomo di domani attingerà, quidato da questi pionieri,
al nettare indistruttibile che uscirà da esso nutrendosi come le api
al miele della fantasia, senza preoccuparsi se la sua morte non sarà
altro che un atto di amore per le altre speci che verranno nell'infi=
nito labirinto universale di cui egli non è che piccola parte di tutto.
Tutto questo nuovo comportamento umano sarà un gioco e l'uomo vivrà tut
ta la sua vita per gioco, di nulla preoccupandosi che di emozionarsi
plocando coi suoi desi deri, finalmente appagabili. I primi rudimentali
strumenti di questa rivoluzione sono, secondo noi, quelli artistici-in:
dustriali e devalorizzati, proprio perché sono innanzitutto strumenti
di wioia, Ecco perchè nel proporre i nostri minimi risultati, come
la pittura industriale, noi ci sentiamo orgogliosamente sicuri che le
nostre speranze sono buone, giudicate dall'attuale dilagante entus ig=
smo con cui furono accolte. Ta pittura industriale è stato il primo
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