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Gallizio Pinot, Oggetto 143

Carla Lonzi07 agosto 1960 - [1964]

La Galleria Nazionale

La Galleria Nazionale
Roma, Italy

Testi di Carla Lonzi, dattiloscritti, manoscritti e pubblicati in fotocopia; cartoline (sono spesso collettive: tra i firmatari figurano Luciano [Pistoi], Jorn, Anna [Piva], Marisa Volpi, Sandberg, Merz); tra le lettere segnaliamo quelle di Augusta Rivabella, moglie di Gallizio, e di Giorgio, loro figlio (è conservata anche una missiva da Farfa a Giorgio). Presente materiale documentario su Gallizio; oltre ai testi pubblicati figurano i comunicati dell'Internazionale situazionista ed il Manifesto della pittura industriale per un'arte unitaria applicabile; presente nota a firma di Sandberg inserita all'interno del volume La Gibigianna di Pinot Gallizio [cfr. III Sezione: Biblioteca]; fotografie raffiguranti le opere e lo stesso Gallizio.

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  • Title: Gallizio Pinot, Oggetto 143
  • Creator: Lonzi Carla
  • Date Created: 07 agosto 1960 - [1964]
  • Transcript:
    Qui ci vuole subito una distinzione: Gallizio non era Torino, era Alba. Quando andava a Amsterdam, Copenhagen, Monaco, portava Alba, non Torino. Questo è molto importante. Come Aix en Provence non è Parigi. Io che sto a Torino nei confronti di Gallizio mi sen- tivo nettamente diverso. Bisogna anche dire che con Gallizio Alba e trovato una sua espressione nella cultura d'avanguardia che ne ha fatto qualcosa di più di quello che era prima, così come Albisola dopo che Jorn vi è andato ad abitare e a lavorare non è più soltanto la cittadina in provincia di Savona. Entrambe sono entrate a far parte di una precisa geografia artistica. D'altra parte l'ambiente torinese dove Gallizio era capito e amato era la Galleria Notizie, fuori di li non è mai stato riconosciuto in senso vero e proprio. Specialmente nei primi tempi quando Gallizio veniva a Torino a noi piaceva con una certa bulleria: ci divertiva il fatto che Binot, con lo stesso vestito con cui. stava ad Alba se ne andasse ad Amsterdam. E' un particolare, ma rende tutta l'autenti- cità dell'uomo che non si sognava neppure di sottoporsi a degli arrangiamenti o a dei travestimenti per entrare a far parte dell'avanguardia internazionale. A Torino c'era il contrario di Gallizio nel clima instaurato da Casorati: clima rarefat- to, freddino, leggerments calvinista. Pinot vi portava umori vitali, una carica enotiva i che poteva sembrare sfrenata. Ma i due ambienti non si sono mai capiti: da un lato "la misura e il peso" casoratiani, dall'altro la foga di un recupero smisurato degli istinti per una totalità del vivere. Ci sono dei fatti da voler bene a Pirotu: ricordo che aveva ospitato SOL Laboratorio il sperimentale della Bauhaus imaginista Contemporaneamente al lavoro degli artisti, che per conto loro avevano invaso il dentro e il fuori della sua Ditta, sertachacamata in ebollizione, una decina di donne sui cinquanta-sessanta anni, tra ferri da stiro e resine mamande a confezionavano caramelle alla menta, alla genziana. Sotto la tettoia c'erano un centi- naio di scatole con coperchio e alcune donne stavano riempiendole di una sostanza vischio sa. Gli ho chiesto: "Cosa fate?" "Forniture per la Montecatini." Gallizio non era spaven- tato dalla sproporzione, neanche l'avvertiva. C'è sempre stato questo rapporto fin dagli inizi, che sono quelli a cui faccio ora riferimento. All'epoca del Congresso per una Bauhaus immaginista Gallizio era assessore del comune co- me indipendente di sinistra, a questo titolo riuscì ad attenere l'Aula Magna la Sala e il Salone del Municipio. Tutta questa attrezzatura per ospitare cinque individui sparuti, in giacca di cuoio tra cui spiccava Jorn con la barba lunga. Gallizio mi aveva pregato di far intervenire dei giornalisti ed io avevo portato con me lo scrittore Paolo Casarini che a quell'epoca lavorava alla Gazzetta del Popolo. Oltre a Jorn c'erano i lettristi tra cui una donna tipo Saint Germain des Près. Anche allore (come qui con lei adesso) i nastri magnetici non funzionavo. Cosa si disse? Si parlò in francese, danese, italiano e pie- montese. Gli argomenti vertevano sull'informale con accese coloriture espressionistiche. In definitva era un gruppo di persone di un'avanguardia non ben precisata di diversi pae- si che avevano certe cose da sfogare e le sfogavano. Non veniva seguito un ordine pre- stabilito nè si cercava di arrivare a delle conclusioni. Via via si creavano delle accen- sioni polemiche che venivano smorzate ridendo. Tutta l'azione contro Max Bill, che era lo scopo del Congresso, non si è mai svolta. Non esisteva nè segretaria, nè telefono, era una struttura informale. Simondo che era il segretario del Congresso, se ne era sta- to fino a poche ore prima del Congresso in una stalla dove viveva con gran febbre e mal di gola tra carte, appunti e giornali. C'era un'atmosfera di libertà e di improvvisazione. A me faceva senso, eppure anch'io con la libera docenza in otorinolaringtia tria, la cat- tedra di plastica al Liceo artistico e tutto il resto ho finito per piantare tutto con la storia della scultura. Non è vero che noi piemontesi siamo freddi, c'è sempre un 'a- zione contro il buon senso che alla fine salta fuori. Forse siamo più vicini noi al Grup-
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  • Notes: Il materiale documentario è stato conservato in una busta - presente nel fascicolo - indirizzata inizialmente dal soggetto produttore a Mila Leva, moglie di Luciano Pistoi (Galleria Notizie di Torino), e poi riutilizzata. Le pubblicazioni Associazione provinciale dottori in scienze agrarie di Cuneo, I convegno di erboristeria. Relazioni, s.n., s.l. [1957]; Pinot Gallizio, La Gibigianna; L'uomo di Alba, Edizioni d'arte fratelli Pozzo, Torino 1960; Carla Lonzi, Renzo Guasco, La Gibigianna di Pinot Gallizio, catalogo della mostra, Torino, Associazione arti figurative Notizie, dal 28 giugno 1960, Notizie, Torino [1960]; 12 dipinti di Gallizio, catalogo della mostra, Torino, Associazione arti figurative Notizie, dal 21 ottobre 1961, Notizie, Torino [1961]; Carla Lonzi, Pinot Gallizio, catalogo della mostra, Firenze, Galleria il Fiore, 18-30 aprile 1962, Il Fiore, Firenze [1962]; Pinot Gallizio e il Laboratorio sperimentale d'Alba del Movimento internazionale per una Bauhaus immaginista (1955-57) e dell'Internazionale situazionista (1957-60), catalogo della mostra, Torino, Galleria civica d'arte moderna, 28 maggio - 15 luglio 1974, Galleria civica d'arte moderna, Torino [1974] presenti nella III Sezione: Biblioteca sono state rinvenute insieme agli altri materiali di questo fascicolo.
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