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Gallizio Pinot, Oggetto 39

Carla Lonzi07 agosto 1960 - [1964]

La Galleria Nazionale

La Galleria Nazionale
Roma, Italy

Testi di Carla Lonzi, dattiloscritti, manoscritti e pubblicati in fotocopia; cartoline (sono spesso collettive: tra i firmatari figurano Luciano [Pistoi], Jorn, Anna [Piva], Marisa Volpi, Sandberg, Merz); tra le lettere segnaliamo quelle di Augusta Rivabella, moglie di Gallizio, e di Giorgio, loro figlio (è conservata anche una missiva da Farfa a Giorgio). Presente materiale documentario su Gallizio; oltre ai testi pubblicati figurano i comunicati dell'Internazionale situazionista ed il Manifesto della pittura industriale per un'arte unitaria applicabile; presente nota a firma di Sandberg inserita all'interno del volume La Gibigianna di Pinot Gallizio [cfr. III Sezione: Biblioteca]; fotografie raffiguranti le opere e lo stesso Gallizio.

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  • Title: Gallizio Pinot, Oggetto 39
  • Creator: Lonzi Carla
  • Date Created: 07 agosto 1960 - [1964]
  • Transcript:
    - 4 - El probabilmente de teorie inerenti ala Bauhaus immaginista conteneggero più la verità di un'esigenza che formulazioni integral- mente soddisfacenti, ma questo appunto é il senso delle minoranze: tener viva e aggressiva la concezione di un individuo totale, la sua realizzazione non potendo svolgersi che su un piano di personale spruta - V801146. L'incontro con Jorn fu determinante per Gallizio: da un punto di vista ideologico gli permise la trasposizione definitiva delle proprie esperienze in un conflitto che idealmente si estende- va agli uomini consapevoli di tutto il mondo, da un punto di vista del mezzo espressivo gliene svelò l'onnipotenza. Gallizio capi ben presto che Alba rappresentava, in micro, tutte le fazioni in gioco, che le sue epiche sfuriate sulle piazze e nel consiglio comunale, la sua inesauribite passione per le origini dell'uomo, per la vita viven te delle piante e dei pesci, dei minerali e degli insetti, la rinnova- ta protesta di ignoranea e l'uso esaltante della freddura (con cui si ricollegava idealmente ai futuristi e a Petrolini) non costituivano casi personali di un privato cittadino, i suoi umori assurdi, benchè tensi le coordinate di un sistema invisibile di rivoltosi e saggi. Gallizio ha cominciato a dipingere alternando copie di Van Gogh a libere prove di tipo espressionistico tra Picasso e la tradizione nordica ( da Easor a Nolde, allo stesso Jorn) a abbozzi non figura- tivi. Aveva ben chiaro che la pittura può essere un mezzo di lotta contro coloro che, sfornando prodotti, si adoperano affinchè gli uo- mini non siano soprattutto dei solerti consumatori e contro coloro che, consapevolmente o meno, impartiscono la cultura in modo che questi consumatori non arrivino in nessun caso a trarre da essa un barlume di autonomia, della coscienza. Una lotta in qualche modo politica, anti borghese, come Jorn l'aveva a suo tempo impostata e che esaltava la tendenza di Gallieio ajdare spettacolo, a muoversi in un ambito di sug- gestione nei confronti di un pubblico ben preciso. Ma la suggestione piuttosto che sull'argomentazione puntava sul modo di una esperienza, sulla forza della sua venite il messagio non era tanto diretto con- tro i nemici quanto a illuminazione di coloro che la società indiriz- za a falsi miraggi, educa all'infelicità e alla squallida noia. La pittura di Gallizio é sopratutto un enorme dispiegamento di energie, una impressionante parata di vita, un richiamo alla ricchezza e li- bertà delle emozioni. Secondo un procedimento non nuovo nella pittura più recente, nel- l'affrontare la tela, Gallizio non parte da un'idea prestabilita, non astrae da una realtà concepita come preesistente. La lavorazione con- siste, attraverso tecniche varie, nel creare uno spazio popolato di fenomeni materici che si rispondono l'un altro con richiami di co- lori e di segni, prima genericamente, poi attraverso numerose fasi di elaborazione in maniera sempre più stringente finchè, le immagi- ni, bersdottle attio debisiorky, si deliniscono in un avvenimento.
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  • Notes: Il materiale documentario è stato conservato in una busta - presente nel fascicolo - indirizzata inizialmente dal soggetto produttore a Mila Leva, moglie di Luciano Pistoi (Galleria Notizie di Torino), e poi riutilizzata. Le pubblicazioni Associazione provinciale dottori in scienze agrarie di Cuneo, I convegno di erboristeria. Relazioni, s.n., s.l. [1957]; Pinot Gallizio, La Gibigianna; L'uomo di Alba, Edizioni d'arte fratelli Pozzo, Torino 1960; Carla Lonzi, Renzo Guasco, La Gibigianna di Pinot Gallizio, catalogo della mostra, Torino, Associazione arti figurative Notizie, dal 28 giugno 1960, Notizie, Torino [1960]; 12 dipinti di Gallizio, catalogo della mostra, Torino, Associazione arti figurative Notizie, dal 21 ottobre 1961, Notizie, Torino [1961]; Carla Lonzi, Pinot Gallizio, catalogo della mostra, Firenze, Galleria il Fiore, 18-30 aprile 1962, Il Fiore, Firenze [1962]; Pinot Gallizio e il Laboratorio sperimentale d'Alba del Movimento internazionale per una Bauhaus immaginista (1955-57) e dell'Internazionale situazionista (1957-60), catalogo della mostra, Torino, Galleria civica d'arte moderna, 28 maggio - 15 luglio 1974, Galleria civica d'arte moderna, Torino [1974] presenti nella III Sezione: Biblioteca sono state rinvenute insieme agli altri materiali di questo fascicolo.
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