Eseguita a distanza di settant’anni dall’evento conciliare, la grande tela ornava il monumento funebre del nobile mercante Giovanni Armanni e della sua seconda moglie Maria Felicitas Rottenbucherin situato nel coro della basilica di Santa Maria Maggiore. Gli stemmi dei coniugi sono dipinti in basso a destra, accanto a un grande cartiglio entro il quale una lunga iscrizione in tedesco tramanda la memoria del concilio e il nome del committente. Nell’altro cartiglio sono riportate le didascalie in latino relative ai principali personaggi raffigurati nell’immagine: si tratta di un elemento di novità rispetto alle precedenti rappresentazioni dell’assise tridentina perché, oltre alle qualifiche, sono presenti anche i nomi delle venti personalità più illustri. La composizione ricalca fedelmente una stampa di incisore anonimo pubblicata a Venezia nel 1563, ma la integra con la rappresentazione del presbiterio della chiesa dove si distingue l’altare maggiore cinquecentesco smantellato nel 1631 per far posto a quello attuale. Nel 1644 la statua della Madonna con Gesù Bambino che ornava l’altare fu sostituita dalla grande tela dell’Assunzione di Pietro Ricchi.