"Chiudi gli occhi. Sono io la luce.
Cammina sulle mie macerie. Sono il fuoco che le ricostruisce.
Accostati al mio ventre. Sono il cosmo che respira.
Entrami dentro.Dal big bang a Prometeo, dalla rivoluzione copernicana ai culti del sole, dal nucleo incandescente della Terra che irradia energia al cuore palpitante degli innamorati bruciati dalla passione, sempre il fuoco è stato celebrato dagli uomini come principio di creazione e distruzione, di illuminazione e purificazione, di entità tangibile e immateriale insieme, che mutando resta simile, discorde armonia di tutte le cose, forza primigenia che regola la legge degli opposti.
Mediatore tra gli dei e gli uomini, tra lo spirito e la materia.
Principio vitale che riassorbe in sé tutto ciò che da esso si è generato e che da esso dovrà nuovamente nascere.
Il fuoco è il tema dei 3 muri realizzati da Francisco Bosoletti a Bonito, paese ridisegnato dalla potenza distruttiva di frane e movimenti tellurici e tuttavia generoso dei frutti della terra.
Le tre immagini sono collegate a formare un’unica evanescente figura.
Il ventre femminile, rappresentazione dell’universo, cela l’uovo cosmico, primordiale nucleo di energia vitale.
Le sue mani porgono l’oro liquido, la scintilla vitale presente in tutte le cose.
I suoi occhi invitano a seguire il tenue filo luminoso che guida le nostre esistenze nel labirinto del mondo."
Con questi versi Giuseppina Ottieri presentava l’opera di Francisco Bosoletti che oggi secondo la rivista internazionale Widewalls è uno dei murales più belli al mondo.
"Chiudi gli occhi. Sono io la luce.
Cammina sulle mie macerie. Sono il fuoco che le ricostruisce.
Accostati al mio ventre. Sono il cosmo che respira.
Entrami dentro.Dal big bang a Prometeo, dalla rivoluzione copernicana ai culti del sole, dal nucleo incandescente della Terra che irradia energia al cuore palpitante degli innamorati bruciati dalla passione, sempre il fuoco è stato celebrato dagli uomini come principio di creazione e distruzione, di illuminazione e purificazione, di entità tangibile e immateriale insieme, che mutando resta simile, discorde armonia di tutte le cose, forza primigenia che regola la legge degli opposti.
Mediatore tra gli dei e gli uomini, tra lo spirito e la materia.
Principio vitale che riassorbe in sé tutto ciò che da esso si è generato e che da esso dovrà nuovamente nascere.
Il fuoco è il tema dei 3 muri realizzati da Francisco Bosoletti a Bonito, paese ridisegnato dalla potenza distruttiva di frane e movimenti tellurici e tuttavia generoso dei frutti della terra.
Le tre immagini sono collegate a formare un’unica evanescente figura.
Il ventre femminile, rappresentazione dell’universo, cela l’uovo cosmico, primordiale nucleo di energia vitale.
Le sue mani porgono l’oro liquido, la scintilla vitale presente in tutte le cose.
I suoi occhi invitano a seguire il tenue filo luminoso che guida le nostre esistenze nel labirinto del mondo."
Con questi versi Giuseppina Ottieri presentava l’opera di Francisco Bosoletti che oggi secondo la rivista internazionale Widewalls è uno dei murales più belli al mondo.
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