MARTA LONZI
Mielete cousse
koma
Cara Michèle,
rispondo a tambur battente al tuo fax di oggi
perchè sono molto preoccupata per i tempi. Mi dispiace
che tu non possa venire a Roma perchè il problema della
revisione è piuttosto complesso. Praticamente ogni pagina
va rivista. Detto questo voglio anche che tu sappia che la
mia fiducia in te non è mai venuta meno e credo che questa
"grande prima" richiesta di modifiche è da imputare alla
complessità del testo che ha dietro di sé tutto un profondo
lavoro di elaborazione che per comprenderci chiamerei
brevemente "cultura di Rivolta".
Nel leggere la tua traduzione che - quando non intercetta
passaggi tipici di elaborazione del pensiero di Carla -
trovo realizzata con grande bravura, mi sono resa conto che
doveva essere preceduta da un dialogo tra di noi perchè quello
che è mancato è stata la conoscenza di tutto quel lavorio
che Carla ti aveva riassunto nel concetto di "tabula rasa"
della cultura e che sta dietro la realtà di quel dialogo.
E' fuor di dubbio che tu abbia voluto essere "il più fedele
possibile all'autrice senza essere scorretta". Il problema
è di altro genere esattamente quello che ho cercato di
spiegarti, per cui ci sono dei passaggi che sono stati fraintesi
e il concetto risulta deformato se non sbagliato. Io ho fatto
delle annotazioni in francese pensando che ne avremmo parlato
a voce - e sono sempre più convinta di questo - per cui sono
più in funzione di un dialogo che non di una comunicazione
scritta - Sto pensando, alla luce di quello che tu mi dici
nel fax, di vederci a Parigi - sempre che tu sia disponibile
come tempi. Insisto su questo punto perchè penso sarebbe
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