Sebbene nato nella provincia di Mantova, Ripari trovò ispirazione artistica e discreta fama a Milano, dove sviluppò la sua arte a fianco del movimento detto della Scapigliatura pittorica, che ebbe come suoi massimi rappresentanti Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni.
Caratteri distintivi dell’arte del Ripari sono una sensibilità accentuata che trova sublimazione nell’arte del ritratto, ed una pennellata densa che privilegia i toni derivanti dal nero, pur acceso da improvvise macchie di bianco e soffuso grazie al chiaroscuro che delimita con intensità i volti.
In questa tela, la figura della giovane che appare, vestita di scuro, sopra uno sfondo altrettanto plumbeo ricorda per certi versi le opere di Antonio Mancini. Interessante è il dialogo che si viene a creare tra l’aspetto meditativo del personaggio e lo sbocciare di un fiore, che evidentemente allude alla sua fresca età.
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