Giuseppe Fiorini (1861-1934)
Figura di primo piano fra i liutai italiani attivi in Europa, fra l’Ottocento e il Novecento, il bolognese Giuseppe Fiorini è oggi noto per l’eccellente qualità dei suoi strumenti e per essere stato uno dei massimi esperti di quel periodo.
Nel 1920 ottenne dalla marchesa Paola della Valle, erede del conte Cozio di Salabue, tutto il materiale proveniente dalla bottega di Antonio Stradivari.
Fiorini maturò la decisione di acquistare i cimeli stradivariani in occasione dell’Esposizione industriale di Milano del 1881. In quella circostanza la collezione Cozio-della Valle fu esposta all’interno di una sezione di strumenti musicali e nel relativo catalogo fu indicata sotto la voce “Museo di Antonio Stradivari”.
Circa dieci anni dopo l’acquisto nel 1930, il liutaio Bolognese, donò l’intera raccolta alla città di Cremona, nutrendo la speranza della nascita della scuola di liuteria che avverrà, purtroppo dopo la sua morte, nel 1938.