La forma e la decorazione di questo recipiente globulare intendono imitare una cesta intrecciata di vimini o di bambù. L’orlo della larga apertura è rientrante e leggermente rilevato, la spalla è fortemente espansa e la pancia si restringe gradualmente verso la base piatta, larga all’incirca quanto l’apertura della giara. Le pareti, più spesse verso il fondo, si assottigliano in alto verso l’orlo: segni della lavorazione a strisce d’argilla sovrapposte (colombino) sono visibili all’interno del vaso. Una decorazione impressa con motivi in rilievo ne copre quasi l’intera superficie esterna: essa riproduce l’intreccio in diagonale di otto listerelle vegetali sovrapposte. Il motivo è stato ottenuto mantenendo appoggiato sulla parete interna del vaso un utensile piatto, e risulta piuttosto regolare. La fascia decorativa attorno all’orlo, leggermente ribassata rispetto al resto del vaso, presenta invece un disegno sinuoso ottenuto a pettinella. Sulla spalla del recipiente sono state applicate simmetricamente due striscioline di argilla liscia, ondulate in modo da creare una stretta curva verso l’alto. Sotto la base è rimasta l’impronta di un tessuto grossolano, sul quale il vaso doveva essere stato posato prima della cottura. L’impasto del pezzo è uniformemente coperto da un’invetriatura traslucida, colata anche all’interno, dove ha creato delle chiazze color marrone chiaro e verde oliva.
Esemplari simili a questo sono stati scoperti nella regione di Zhenjiang, provincia del Jiangsu. Una giara di proporzioni, forma e decorazioni identiche, ma più piccola, proviene da una tomba attribuita a un sovrano del regno di Wu, databile al VI secolo a.C.