Nelle sue letture alla ricerca di immagini esotiche, Ligabue era attratto dallo gnu, il grande bovide simile al cavallo, cui infatti l’artista ha dedicato numerose opere. Sullo sfondo di un immaginario paesaggio africano, costruito con grandi campiture di colore puro nettamente diviso in cielo e terra, si staglia di profilo la figura massiccia del quadrupede dal mantello bruno e dalla coda e criniera bianche, realizzata in maniera estremamente semplificata e rifinita con una linea di contorno scura.