La stampa fa parte di un gruppo di incisioni (invv. 2714-2767) di medesima provenienza pervenute al Museo tramite comodato a tempo indeterminato. Il titolo (tradotto suonerebbe "Chi troppo vuole nulla stringe") e i due sottotitoli, nonché i versi nell'angolo a destra, tratti da un poema di Spenser e dedicati all'Avidità, non lasciano dubbi sul lato di Napoleone che viene preso di mira in questa tavola, in cui l'elemento mitologico, raramente utilizzato (in questi casi la figura di Atlante resta uno dei riferimenti classici più numerosi), ben si amalgama con la scena macchiettistica, servendosi di una presenza scenica e registri diversi per i vari protagonisti. Si noti, nelle moderne "bulles" di dialogo, l'inglese storpiato utilizzato da Bonaparte e dai suoi codardi accompagnatori.