L’opera è situata su una parete a circa due metri e mezzo dal pavimento. Essa è composta da quattro coppie di massi granitici sospesi a dei sostegni mediante cavi d’acciaio e da un rettangolo di colore blu oltremare dipinto sulla parete. L’opera appare come sfida alla gravità ed evocazione poetica di spazio, al contempo vicino – presente e lontano – assente. L’enorme peso dei parallelepipedi di granito, che si alleggerisce in quella quota da terra, è orientato idealmente verso il mare. In questo lavoro Anselmo sottolinea insieme al concetto di orientamento e di qualificazione spaziale, il senso delle forze e tensioni presenti nella materia.