Si tratta di un modello ideato e costruito nel 1906 da Innocente Rottola per la ditta Monzino di Milano. È probabile sia stato realizzato solamente come opera dimostrativa delle capacità e qualità della casa produttrice, almeno a giudicare dalla definizione di "terzetto esposizione" che lo accompagna in un catalogo commerciale d'inizio Novecento. Rottola, allievo del liutaio Ferruccio Bianchi, nel 1906 risulta ricoprire il ruolo di capo tecnico del reparto strumenti a pizzico di Monzino. Questo strumento ha il fondo in un unico pezzo di palissandro, con fasce dello stesso materiale. In un solo pezzo è pure la tavola armonica, forse in cedro. I bordi e i contorni delle buche sono decorati in madreperla, mentre i tre battipenna sono in tartaruga. I manici sono in noce e hanno tastiere in palissandro intarsiate in madreperla.