Occorre notare che nella Sala esistono inoltre vere finestre, che turbano il ritmo complessivo dimostrando però come l’arte di Giulio sia capace di utilizzare ogni difficoltà realizzativa per mescolare in modo perfetto l’artificio e la realtà. La decorazione delle pareti viene inoltre completata da grandi finte statue di divinità, che forse alludono a Federico e alla sua amante Isabella Boschetti. Appena sotto il magnifico soffitto, corre una fascia a temi vegetali scanditi da figure di putti che giocano intorno a grotteschi mascheroni.
Design: ti interessa?
Ricevi aggiornamenti con il tuo Culture Weekly personalizzato
Ecco fatto
Il tuo primo Culture Weekly arriverà questa settimana.