Il grande rettangolo che compone la celebre sala dei Cavalli ospita gli affreschi di più alta qualità pittorica dell’intero complesso. In assenza di fonti documentarie che li attribuiscano ad un autore definito dobbiamo evidentemente ascriverli a Giulio Romano medesimo, che qui raggiungerebbe il vertice assoluto della sua maestria pittorica. Il nome della sala viene dalla raffigurazione dei celebri destrieri che la casata dei Gonzaga amava allevare, così come avveniva anche per i cani effigiati nella Camera degli Sposi di Andrea Mantegna. Qui però, a differenza dell’ambiente del Castello, non ci sono protagonisti umani ad interporsi fra il nostro sguardo e i magnifici corpi dei cavalli, ognuno contrassegnato dal proprio nome, come ci rivela ancora la presenza di quattro scritte: Morel Favorito, Glorioso, Bataglia, Dario.