Il volto, dall’intensa espressività, raffigura un personaggio maschile maturo, con i capelli e la barba morbidamente ondulati. La capigliatura si presenta alta e voluminosa, con ampie volute ai lati della testa e un grande ricciolo a conchiglia sulla fronte. La bocca è ben disegnata, con il labbro superiore lasciato libero dai grandi baffi arricciati in fondo; le folte sopracciglia sono segnate da alcuni tratti ondulati incisi. Gli occhi, privi di pupilla, sono del tutto aperti e lievemente infossati, con le palpebre quasi completamente celate dall’arcata sopraccigliare. Sulle labbra e sulle orecchie sono presenti tracce di pigmento rosso; sulla barba, sui baffi e sugli occhi si notano lievi rimanenze di un pigmento scuro.
Lo stile della raffigurazione testimonia la marcata presenza dello stile ellenistico nell’area dell’antico Gandhāra, una regione posta a cavallo fra gli stati moderni del Pakistan e dell’Afghanistan, anche secoli dopo la conquista da parte di Alessandro Magno che, con le sue armate, giunse a lambire i territori nord-occidentali del Subcontinente indiano tra il 327 e il 325 a.C.
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