Esposto per la prima volta alla mostra Il fiore nella pittura contemporanea allestita nel settembre 1955 a Villa Giulia a Pallanza, il dipinto è stato acquistato subito dopo l’esposizione dal Comune di Novara per le Raccolte Civiche. L’opera appartiene all’ultima stagione di Casorati, inaugurata simbolicamente nel 1941 dalla nomina a titolare della cattedra di pittura all’Accademia Albertina di Torino e caratterizzata da una sempre più accentuata tendenza alla stilizzazione e dall’adozione di campiture cromatiche semplificate, quasi a cercare un dialogo – pur rimanendo fedele al proprio linguaggio – con la dilagante fortuna delle ricerche dell’Astrattismo. La tela, che riprende uno dei soggetti tipici della produzione dell’artista, per l’uso insistito del contorno nero che isola e quasi “difende” le campiture di colore squillante, si ricollega a un gruppo di nature morte eseguite nel 1953 ed esposte insieme ad altre opere alla personale dell’artista allestita proprio quell’anno nell’ambito della serie di mostre torinesi intitolate Pittori d’oggi. Francia - Italia. Lavori come Limoni (collezione privata) o come appunto Dalie delle Civiche Raccolte Artistiche di Novara, nei quali l’artista ritorna su temi che da sempre lo appassionavano, ma con soluzioni che senza rinunciare alle atmosfere sospese e fuori dal tempo che contraddistinguono la sua pittura, sono segnate dall’affiorare di una vena decorativa sinora inedita per l’artista.
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