La collana “I coralli” di Einaudi ha sempre mantenuto una posizione di rilievo nella storia dell’editoria italiana. Inizialmente curata da Cesare Pavese, è stata trampolino di lancio per autori agli esordi come Italo Calvino, e vetrina per proporre al pubblico italiano opere di grandi romanzieri come Hemingway, Joyce o Queneau. Con i suoi 312 titoli, la collana ha cambiato più volte veste grafica. Una prima versione, adottata solo per il primo anno, prevedeva che sulla copertina venisse incollata una riproduzione di un’opera realizzata da artisti quali Guttuso, Cassinari o Morlotti. La seconda variante, utilizzata fino al 1950, presentava copertine di cartoncino colorato che ospitavano un particolare tratto da opere di Picasso, Matisse e altri ancora. La stessa impostazione con un fondo di color avorio caratterizzava la terza versione fino al 1961. Con la quarta versione venne introdotta una diversa legatura, con una sovracoperta illustrata a protezione delle nuove copertine di tela rosso-corallo.