La spettacolare pineta silvestre di Armo deriva da un rimboschimento effettuato alla fine del XIX° secolo dall’Amministrazione Austro-ungarica. I pini silvestri portano impressa nella corteccia la testimonianza ancora visibile di una pratica ormai perduta, la resinazione: si intagliava la corteccia al fine di raccogliere la resina in piccoli recipienti, dai quali veniva periodicamente raccolta per produrre pece e trementina. Le incisioni a V, profonde 1 cm, venivano definite a «spina di pesce» ed erano legate ai cicli di resinazione.