Nel 1967 Mario Merz lavora al suo primo Igloo, una struttura emisferica a cupola che rappresenta un’ideale architettura temporanea e nomadica, una casa antica e contemporanea al tempo stesso, un simbolo della volta celeste e della convivialità. Transitori, cangianti, fisici e «concettuali», gli Igloo si moltiplicano e si declinano diversamente nelle mostre che Merz presenta da quel momento. Sono realizzati in metallo, fango, sacchi di sabbia, rami, cera, pietre e altri materiali. L’Igloo (Tenda di Gheddafi), 1968-1981, ospitato nella sala più grande del Museo è coperto da una tela di iuta dipinta con il motivo delle lance.
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