Il dipinto è stato aggiudicato dall'Istituto bancario cesenate nel 1990 a un'asta Sotheby's di Firenze, dove era apparso come di ignoto pittore genovese del Seicento. Si tratta invece della paletta destinata all'altare della cappelletta che si affaccia sul salone di palazzo Pepoli, eseguita dopo la conclusione degli affreschi e fatta pervenire al conte Odoardo Pepoli agli inizi del 1674 dall'artista bolognese allora a Roma. Impostata su mirabili effetti di controluce, la complessa invenzione fitta di comparse secondarie che si aggiungono ai protagonisti nell'inscenare il miracolo della mula, la quale si inginocchia al passaggio del Santissimo Sacramento rifiutando la biada, è stata oggetto di trascrizione incisoria da parte dello stesso Canuti.