Il Vittimaro rappresenta con intensa e acuta partecipazione emotiva il dramma che si sta per compiere. Una giovane cristiana, sgomenta e impaurita è trascinata vigorosamente verso l’esecuzione dal suo rude carnefice. La forte e modellata muscolatura del giovane romano esprime qui una sorda prepotenza che accentua la crudeltà del gesto.
A partire dagli anni sessanta dell’800 matura nell’ambiente artistico una rinnovata attenzione per i temi del martirio cristiano che Sciuti tratta con un pronunciato realismo descrittivo soffermandosi anche sulle diverse striature e accidentalità dei marmi. Il Vittimaro proviene dalle collezioni dell’avvocato Edoardo Alfano e fu donato nel 1907.