Gesù, il cui corpo mostra il pallore della morte, sorge dal sepolcro. La prospettiva delle pareti del sarcofago invita l'occhio dell'osservatore a percorrere la profondità del dipinto, lungo la passerella sul corso d'acqua, oltre il bosco, fino al lago che riflette la luce rosata. Ai due lati, alte rocce fungono da quinta prospettica. In cima alle rocce si stagliano a destra un albero secco, a sinistra delle piante fronzute, probabili allusioni al peccato e alla rinascita del mondo grazie al Sacrificio di Cristo. Un'atmosfera di desolata solitudine pervate questa commovente dipinto. L'opera, databile al 1457 circa, è uno dei capolavori della prima maniera di Giovanni Bellini.