Newell Harry
Nato a Sydney, Australia, nel 1972.
Vive e lavora a Sydney.
Opere:
sinistra: Untitled (Anagrams + Objects for R.U. & R.U, Part I)
centro: Untitled (Black Sabbath and other Anecdotes)
destra: Untitled (Objects + Anagrams for R.U. & R.U., Part II)
Il percorso interculturale di Newell Harry informa un ricco corpus di opere che esplora i problemi, storici e attuali, della migrazione di persone, oggetti e linguaggi attraverso l’Oceano Pacifico. Spesso l’artista si appropria di elementi dell’arte tribale per svilupparne e sovvertirne le funzioni sociali. Per esempio, le sue stuoie intrecciate, spesso utilizzate come moneta di scambio, fanno riferimento alle nozioni alternative di valore, valuta e scambio che reggono le economie tribali dell’arcipelago di Vanuatu, dove Harry trascorre gran parte del suo tempo. Altre opere si ispirano alle lingue creolizzate delle isole: la lingua più parlata e il bislama – una mescolanza di inglese, francese e portoghese – e viene declinata in centoventi diversi dialetti. Con il suo impegno per comprendere queste strutture estremamente idiomatiche, l’artista affronta il problema più vasto delle complesse transazioni che sono alla base di ogni scambio culturale.
Comunemente definite “tappetini regalo”, le stuoie di tapa sulle quali Harry stampa i suoi anagrammi hanno un grande significato sociale in molte culture del Pacifico: i tapa vengono donati per ricordare momenti significativi della vita, come una nascita o un matrimonio. Appropriandosi di questi doni personali per la sua arte, Harry li sottrae all’economia del regalo e li mette in circolazione nel mondo dell’arte. Oscillando fra personale e impersonale, le sue opere sono anche ironici riferimenti ai giochi di parole dell’arte concettuale. Pur affidando a terzi la produzione dei tapa, gli anagrammi che vi stampa – che spaziano dall’inglese al bislama e viceversa – sono scherzi personali comprensibili solo all’artista e ai suoi amici. Oltre alle stuoie regalo con gli anagrammi, le fotografie dei soggiorni di Harry in India, a Vanuatu e Tonga testimoniano ulteriormente i molti incontri umani che ispirano la pratica della sua arte.