Ammirando il soffitto dal basso, appare la caratteristica immagine della campana luminosa in cui sembra risolversi l'essenza stessa del Teatro. Da notare che questo soffitto, pur suggestivo nella sua decorazione tra il geometrico e il floreale, venne costruito in legno nella seconda metà dell'ottocento. Il traforo da cui è ornato venne tuttavia ripreso da elementi della parrocchiale di Villa Pasquali, un piccolo paese del Mantovano nei pressi di Sabbioneta. Questa chiesa, intitolata a Sant'Antonio Abate, è appunto opera di Antonio Bibiena, che vi lavorò nei medesimi anni in cui si occupava del Teatro.