L’opera appartiene a un nucleo tematico di opere che, per formato e ispirazione possono considerarsi un'unica serie di dipinti da stanza legati agli amori di Venere e Giove, probabilmente realizzate tra il 1828 e il 1829 da Patania. La bellezza ideale tipicamente neoclassica si stempera in un revival delle forme della scultura ellenistica e nell'emulazione delle delicatezze di Correggio.