Appassionato osservatore del vero, Angelo Morbelli (1853-1919) elabora un linguaggio unico che coniuga tagli compositivi fotografici e sperimentazione scientifica del colore. Dal 1884 adotta la tecnica divisionista a cui unisce studi sulla luce che si fanno sempre più centrali nella sua ricerca, incline a una rivisitazione simbolica dei temi della realtà. È in questo clima che prende forma "S'avanza", esposto a Firenze e a Torino nel 1896 e a Dresda l'anno seguente, in cui una giovane donna guarda le colline di Rosignano, contemplando un paesaggio che si dilata, svaporando in raffinate campiture di colore. L'atmosfera apparentemente serena si carica però di forme ambigue che insinuano un presagio di morte e che aprono profonde suggestioni psicologiche. Il dipinto evoca una rappresentazione simbolica della Morte, avvertita e leggibile nella nuvola leggera che incombe nel cielo sereno come spettro di essa e nel senso di tristezza e di abbandono del personaggio volto verso il tramonto. Il formato insolito della scena apparenta inoltre questo dipinto alle composizioni preraffaellite, oggetto di lunghe conversazioni dell'artista con l'amico Giuseppe Pellizza da Volpedo.