L'opera raffigura un marito geloso che fingendosi prete apprende in confessione dalla moglie che lei lo tradisce (novella quinta, giornata settima del 'Decamerone' di Giovanni Boccaccio). Nel dopoguerra Renzo Vespignani è uno degli esponenti della seconda generazione 'realista', aderisce al gruppo di 'Realismo' e del 'Portonaccio', trattando soggetti urbani (fabbriche e periferie cittadine). Gli anni sessanta rivelano Vespignani fra i massi