La pregevole opera fu acquistata da Glauco Lombardi nel 1919; è l’unico quadro rimasto al Museo di un nucleo di rilevanti opere provenienti dalla collezione Parisetti e che comprendeva capolavori di Sebastiano Ricci, Lionello Spada, Ilario Spolverini, Andrea (o Giorgio) Schiavone, poi ceduti dal collezionista.