La brocca ha l’orlo espanso, la pancia piriforme allungata verso il collo e rastremata al fondo, innestata su un alto piede svasato con base rialzata. Ha un coperchio a testa di uccello crestato e un’ansa a forma di drago, realizzata a mano libera. Il corpo della brocca è realizzato mediante l'assemblaggio di tre elementi longitudinali, ai quali sono stati aggiunti il collo e il piede – questi ultimi probabilmente lavorati al tornio. La decorazione a rilievo, organizzata in più registri orizzontali, è formata da file di perle, larghi petali, palmette, foglie d’acanto. Il registro decorativo principale comprende sei medaglioni circolari inquadrati da perline, ognuno con una corpulenta ed apparentemente nuda figura maschile danzante su uno sfondo di rocce stilizzate. La fascia decorativa inferiore è ornata da sei motivi ‘baoxianghua’, ovvero fiori arricchiti da palmette. L’ansa della brocca è a forma di drago sinuoso, con il corpo appiattito sul vaso e il lungo collo che serve da impugnatura. L’animale, dalle lunghe orecchie, morde l’orlo del vaso. Le zampe anteriori filiformi, con gli artigli trattati come elementi vegetali, si aggrappano alla spalla del recipiente; quelle posteriori a tre dita ne artigliano il piede.
L’unica brocca nota paragonabile a questa è un celebre esemplare rinvenuto nel distretto di Ji nello Henan, conservato al Museo del Palazzo Imperiale di Pechino. La forma si ispira a quella delle mezzine in argento di tipo sasanide, fabbricate in Iran o in Asia centrale. Le mezzine derivavano a loro volta dalle oinochòe della tarda antichità. La decorazione stessa non è di tipo cinese ma appartiene al repertorio sasanide; le figure di danzatori, invece, sono legate a modelli dell’Asia centrale che a loro volta si ispiravano forse a prototipi indiani. Le decorazioni esotiche ispirate all’argenteria erano molto apprezzate dagli aristocratici della Cina settentrionale nei secoli VI e VII, e ornavano un gran numero di ceramiche dell’epoca.