Il grande dipinto illustra la sagra, o veglia, di Santa Marta, una festa popolare veneziana che si celebrava la sera precedente la ricorrenza della santa davanti alla chiesa a lei intitolata, posta all’estremità occidentale delle Zattere. Si tratta di un unicum all’interno della produzione di Gaspare Diziani, pittore sostanzialmente figurista. Durante la sua carriera, egli ha collaborato con vedutisti minori come Michele Marieschi e Antonio Joli, eseguendo deliziose macchiette nelle loro vedute, ma in nessun’altra occasione ha dipinto in prima persona una vera e propria veduta, sebbene sui generis come questa. Infatti, pur senza l’impiego della camera ottica e grazie alla sua esperienza di scenografo, egli realizza una suggestiva istantanea di vita veneziana. L’inquadratura abbraccia a cannocchiale l’ampio specchio della laguna, brulicante di imbarcazioni, delimitato dall’estrema punta della Giudecca e dalle colline della terraferma. Complici l’intonazione notturna e la gustosa descrizione dei personaggi, appartenenti ai più svariati ceti sociali, ripresi in un momento di gioia privata, Diziani ci offre una delle testimonianze più convincenti della sua pur prolifica attività facendoci rivivere l’atmosfera della Venezia settecentesca.
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