Nel 1907 Camillo si dedica ad una nuova avventura imprenditoriale, legando indissolubilmente il suo nome al destino della città di Ivrea. Da Milano trasferisce buona parte delle maestranze della C.G.S., nella storica fabbrica di mattoni rossi, dove in cima ai merli fa issare la scritta "Ing. C. Olivetti & C. Prima fabbrica nazionale macchine per scrivere".