Pittore triestino di buon mestiere, è un valido rappresentante della medietà dell’Ottocento italiano. Si dedicò specialmente alla pittura di paesaggio, sorretta da un buon disegno e da un approccio sincero alla natura. Vicino a Fragiacomo in certi esiti, se ne distingue per una maggiore linearità compositiva. Nel paesaggio che qui ammiriamo, gli alberi e la distesa acquitrinosa fanno un tutt’uno, stagliandosi sul cielo arricchito da nuvole in rapido movimento. Se il dono della luminosità cromatica appare qui fondamentalmente perduto, resta una buona capacità compositiva e un tardo romanticismo che si spegne nel decadentismo novecentesco.