Non si saprebbe mai lodare abbastanza la sensibilità di questo artista dell’Alto Mantovano che nella sua breve vita compose vedute e figure di grande modernità per l’epoca, tutte intrise di quel lirismo di origine francese che suggeriva alla cultura italiana una svolta decisiva. Questo paesaggio rappresenta la campagna che circondava la periferia di Mantova, ed in particolare la zona dell’Ospedale Psichiatrico in cui Facciotto lavorò come economo. Bastano pochi elementi a sottolineare la festa del colore e delle linee: il cancello rosso, il giallo che tinge i campi, gli alberi guizzanti, il tremore delle casette, l’atmosfera tersa che apparenta il pittore al movimento chiarista. Non interessa tanto il particolare rappresentato quanto l’esito spontaneo ma non ingenuo, che attraverso l’occhio di chi dipinge giunge a noi con sempre intensa freschezza.