È questa la celebre missiva che l’Alberti invia a Ludovico Gonzaga per parlare del progetto relativo alla basilica di Sant’Andrea. Ecco il testo completo: “Illustrissime domine mi. Post recomendationem, Luca tagiapi è me mostra una lettera della signoria vostra sopra el titulo ad turrim et cetera; per ora me venne in mente de far questo che sarà con queste littere, iterum cogitabimus. Ceterum, io intesi a questi dì che la signoria vostra et questi vostri cittadini ragionavano de edificare qui a Sancto Andrea, et che la intentione principale era per havere gram spatio dove molto pupulo capesse a vedere el sangue de Cristo. Vidi quel modello del Manetti, piaqquemi, ma non mi par apto alla intentione vostra; pensai et congettai questo, qual io ve mando. Questo sarà più capace, più eterno, più degno, più lieto; costerà molto meno. Questa forma de tempio se nomina apud veteres Etruscum Sacrum. S’el ve piaserà, darò modo de notarlo in proportione. Raccomandomi alla vostra signoria”.
Oltre alla garbata concorrenza con un altro architetto fiorentino, nello scritto viene riportata la celebre frase: “Questo sarà più capace, più eterno, più degno, più lieto; costerà molto meno”. Inoltre, Alberti annuncia di aver completato ed inviato uno schizzo che, se piacerà, verrà messo nella giusta proporzione.
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