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Lettera a «Monsieur le Duc» [Carlo Visconti di Modrone]

Maria Malibran, nata Maria Felicia Anna García (Parigi, 24 marzo 1808 – Manchester, 23 settembre 1836)1835-08-07/1835-08-07

Teatro Alla Scala

Teatro Alla Scala
Milan, Italia

  • Titolo: Lettera a «Monsieur le Duc» [Carlo Visconti di Modrone]
  • Creatore: Maria Malibran, nata Maria Felicia Anna García (Parigi, 24 marzo 1808 – Manchester, 23 settembre 1836)
  • Data di creazione: 1835-08-07/1835-08-07
  • Sede: Biblioteca e archivio del Museo Teatrale alla Scala
  • Trascrizione:
    (Si riproduce la lezione originale del testo di Maria Malibran, non emendata.) «Me voici, nous voici. Hier au soir, ou bien ce matin à l’heure du matin. Nous voulions partir à 6 heures du matin pour aller de suite à Lucca ou je suis attendue le 4, et ou je ne pouvois malheureusement arriver que le 5 à la nuit tombante. Devant débuter le 10, je n’aurai pas le temps de me reposer et de faire mes répétitions. C’est pour cela que je n’ai pas voulu absolument vous faire parvenir, car nous ne nous servions pas [...] une deuxième minute.Che ne pare della rapidità […] con la quale viaggiamo! Il Sempione è cattivissimo perciò non siamo arrivati di giorno come volevamo.Tutti questi marroni sono folli per le colpe, i peccati, e parole del Bazzi, [Rossi] non chè del taciturno (in qualunque altra occasione) avvocato. Spero che mi farete andare in scena con un’opera nuova in 7bre perchè non mi fido di fare l’Otello con un tenore che ha fatto le sue prove e che potrebbe Trezzinare voi, […] il Pubblico e la santa pazienza del buon Governatore. Eppoi paghereste voi le castagne per tutti. L’Ines de Castro che ho fatto a Napoli soltanto ma che è degna di Milano dove ci vuol un primo Basso, un 1º tenore, un buonissimo 2do Tenore e una 1ª- 2ª Donna. Le Decorazioni poi e il vestiario, credo che si avrebbero da Napoli, in ogni caso sono anche capace di spiegar il tutto al Pittore e alla sarta basta che sia la mia […] che ho il piacere di sapere felice col marito essendosi questo cambiato del tutto al suo vantaggio e anche a quello delle misere pecorelle che inghiottiva qual lupo, e che ora non [cova] più perchè il diavolo non potendo più far domare gli attori si fece eremita. Del resto, scherzo a parte, si conduce da uomo d’onore con la moglie, e vi aggiungo che ha espiato le sue colpe ampiamente passate.Spero dunque che ne sarà ricompensato, col entrar di nuovo in grazia, per impiegarlo, anche sia al giorno acciò riconduciamo nel sentiero della virtù il pecorone smarrito.AA-men! Sarete un amorino se veniste a Lucca; il clima vi converrebbe assai, e poi noi anticiperessimo [sic] il bene di [indovini], e voi, caro duca, quello di sentirmi dire un mondo di Bêtise. Je n’en écris [...] mots déjà.Studio la Maria Stuarda, se la volete per principiare - e se l’avessero gli artisti per saperla a metà al mio ritorno, [andessimo] in scena con un’opera nuova. Sono stata a Westminster Abbey, per copiare il costume della Maria e di Elisabetta. Mi duol la mano, caro Duca, e per ciò non posso scrivere di più. Venite a Lucca per colmarci di felicità- la vostra Marietta Garcia».
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  • Materiale: Inchiostro su carta
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