Il soggetto richiama l’opera di Liberare i carcerati, attività praticata dall’Ente per la scarcerazione dei detenuti per morosità nel pagamento delle tasse, a causa di condizione di povertà.Primo grande seguace Caravaggesco, Battistello immerge le figure nella più cupa ambientazione: l’angelo prende per mano l’apostolo incredulo e lo accompagna fuori dal carcere mentre i soldati, in basso, restano assopiti. Nel buio del vasto sfondo si scorgono appena le ali dell’angelo, una finestra e una porta a sinistra. Battistello, alla piena comprensione dell’arte pittorica del maestro Caravaggio, accompagna una definizione disegnativa e coloristica acquisita durante il periodo trascorso a Roma e richiami cinquecenteschi, come le sentinelle riprese da Raffaello, o il forte colorito di Orazio Gentileschi, visibile negli argentei bagliori della veste dell’angelo.