Lampadina, 1962-1966, in cui realtà e rappresentazione si fondono nello scambio dialettico che si crea tra l’elemento dipinto e quello che appare di volta in volta riflesso sulla superficie. Il superamento delle frontiere segnate dalla dimensione pittorica rappresenta per Pistoletto l’apertura a un paesaggio che si affaccia sulla contemporaneità dell’esistenza.