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Linee rette di luce nell'iperspazio curvilineo

Maurizio Mochetti2010

MAXXI Museo nazionale delle Arti del XXI secolo

MAXXI Museo nazionale delle Arti del XXI secolo
Roma, Italia

Straight "Lines in Curvilinear Hyperspace" is a winner of the MAXXIduepercento competition, organised thanks to the so-called “2% law” that sets aside this percentage of the cost of new public buildings for the realisation of public art. The piece was conceived specifically for the MAXXI. It is composed of four red tubes suspended in the museum’s atrium that project beams of red light into the space. The use of the term “hyperspace” in the title alludes to three-dimensional space that acquires a fourth dimension through motion and time. The work tackles the relationship between visitor and museum environment, becoming, according to Maurizio Mochetti, a “barometer of space” as it searches for a non-conventional link to Zaha Hadid's architecture.

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  • Titolo: Linee rette di luce nell'iperspazio curvilineo
  • Creatore: Mochetti Maurizio
  • Durata della vita dell'autore: 1940
  • Nazionalità dell'autore: Italian
  • Luogo di nascita dell'autore: Rome
  • Genere dell'autore: Male
  • Data: 2010
  • Dimensioni reali: hlocation dimensions
  • Tipo: Installation: painted carbonfibre, projectors
  • Link esterno: http://maxxisearch.fondazionemaxxi.it/maxxi/opereArte/opereSchedaOpera/IT-MAXXI-OA0001-0000435
  • Description (Italian): L’opera "Rette di luce nell’iperspazio curvilineo" ha vinto il concorso MAXXIduepercento, bandito grazie alla “legge del 2%” che riserva una quota della spesa di nuovi edifici pubblici alla realizzazione di opere d’arte, ed è pensata appositamente per gli spazi del MAXXI. È costituita da quattro tubi rossi sospesi nell’atrio del museo che proiettano nello spazio fasci di luce rossa. Il termine “iperspazio” del titolo allude allo spazio tridimensionale che, attraverso il moto e il tempo, acquista una quarta dimensione. L’opera affronta la relazione tra visitatore e ambiente museale diventando, secondo Maurizio Mochetti, “barometro dello spazio” poiché ricerca un legame non convenzionale con l’architettura di Zaha Hadid.
MAXXI Museo nazionale delle Arti del XXI secolo

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