Nell’affresco della parete est appare una lunetta in cui riconosciamo una vasca da cui esce acqua. Dalla vasca fa capolino una testa cinta da una corona di lauro. Si tratta certamente di Virgilio; possediamo infatti disegni e stampe del quattrocento che ci chiariscono questo dettaglio. Ecco quindi il grande poeta latino nato a Mantova, la cui sapienza esce dall’acqua del Mincio per spargere nella sua terra il dono della poesia. Alla vasca è appoggiata una maestosa giovane donna, personificazione della città di Mantova. Il visitatore, ammirando l’affresco, era certo di trovarsi nella sede dell’arte, come sottolinea anche l’apparizione di Apollo, più in alto. Sotto la lunetta è dipinto lo stemma Gonzaga che, circondato da due amorini, chiarisce definitivamente l’identità del padrone del Palazzo.
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