Giovanni Segantini dipinse L’amore alla fonte della vita tre anni prima della sua morte, avvenuta nel 1899. E’ conosciuta come una delle opere della fase simbolista iniziata nel 1891 con il dipinto intitolato Le cattive madri.
A quel tempo l’artista abitava in Engadina, in Svizzera. L’amore alla fonte della vita fu dipinta presso il villaggio di Maloja dove abitava con la famiglia. L'opera è considerata la più preraffaellita tra le opere di Giovanni Segantini. L’unione e l’abbraccio tra i due personaggi celebra un rito primaverile. Il dipinto è conosciuto anche con il titolo di Gli amanti alla fonte della vita.
Giovanni Segantini descrisse il dipinto in una lettera, dell’11 ottobre 1896, scritta a Domenico Tumiati. L’opera è la rappresentazione dell’amore spensierato della femmina e pensoso del maschio. L’abbraccio rappresenta l’impulso della giovinezza e della primavera. I loro abiti bianchi, inoltre, rappresentano la purezza. I rododendri fioriti rappresentano l’amore eterno mentre gli “zembri”, (il pino Cembro, Cembri) rappresentano l’eterna speranza. All’interno di un paesaggio naturale due amanti camminano abbracciati. A sinistra, un angelo dalle ampie ali candide e piumate è seduto accanto alla fonte della vita. La coppia avanza sul sentiero battuto, verso la fonte, in centro al dipinto. I due sono abbracciati e vestiti con ampie tuniche bianche agitate dal vento. I loro corpi, sotto, sono nudi e le loro espressioni spensierate e serene. Il ragazzo dai capelli scuri inclina il suo viso verso la ragazza dai capelli rossi.
L’angelo è vestito con una lunga tunica che lascia scoperte le braccia. Ha una aspetto femminile e delicato. Le ali, molto ampie coperte da lunghissime piume candide, proteggono la fonte. Siede su di un sedile in pietra e alla sua sinistra sgorga un getto d’acqua che si raccoglie in una pozza terra. A destra, un esile pino Cembro si alza verso il cielo. Il prato è punteggiato da rododendri fioriti e in lontananza, all’orizzonte si nota una linea di alte montagne. Il cielo è attraversato da lunghe strisce di nubi mentre in alto, proprio al centro del dipinto, si nota una falce di luna.