Questa lettera del Fancelli al Marchese di Mantova porta una data di soli due giorni posteriore alla morte di Leon Battista Alberti. Infatti, se il progetto di Sant’Andrea corrisponde pienamente alla concezione albertiana, l’inizio della sua esecuzione venne affidato al Fancelli, che tante altre opere concluse a Mantova e che evidentemente godeva della completa fiducia di Ludovico. Nello scritto si parla di un disegno del Mantegna e dei lavori per una chiavica nella contrada della Rovere che l’ingegnere e architetto stava eseguendo. Poiché il disegno non è mai stato ritrovato, il significato completo del testo resta oscuro. In ogni caso, la lettera manifesta gli strettissimi rapporti e la quasi familiarità tra il Fancelli e il signore di Mantova.
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