È costituita da un cilindro di ghisa che termina a un'estremità con un foro al quale si può applicare un imbuto delle dimensioni adatte al diametro del budello da riempire. È provvista di un pistone per comprimere la carne macinata, azionabile mediante una cremagliera. Sul fianco una scritta a rilievo a lettere capitali indica la fabbrica di produzione: A. Velati - Milano. Attrezzo usato industrialmente. Durante la preparazione dei salami, la compressione della carne macinata è necessaria per garantire l'assenza di bolle d'aria all'interno dell'insaccato che, per effetto di reazioni biochimiche, provocherebbero dannose conseguenze durante il processo di stagionatura. Nel corso del tempo la dimensione delle insaccatrici si adeguò alle esigenze produttive delle ditte. Il modello qui presentato è uno dei più grandi in uso nella sua epoca.