Quale forma dovrebbe avere l’infrastruttura dei trasporti in una città storica?
Ovviamente, l’infrastruttura ha un grande impatto nel plasmare lo spazio pubblico, nel bene e nel male. Essa è necessaria per incanalare e nutrire le dinamiche dello sviluppo, mentre il patrimonio culturale è considerato abitualmente una forza in contrapposizione. Quindi, l’infrastruttura dei trasporti all’interno di un contesto culturale di valore dovrebbe modificare i suoi modelli, sapersi integrare nell’esistente, rendere omaggio alla tradizione del luogo e insieme riflettere l’epoca in cui viviamo, divenendo un’eredità che rivela il momento in cui è stata realizzata.
La funicolare di Gaia a Porto è esemplare poiché risolve positivamente la sfida di integrare forze che si muovono in direzioni contrarie. Il progetto era una commissione privata in risposta a una precisa richiesta, tuttavia gli architetti l’hanno considerata un’opportunità per dirsi a favore dello spazio pubblico.
La battaglia di Menos é Mais è consistita nell’interpretare l’infrastruttura come il fattore chiave nella valorizzazione del patrimonio culturale esistente, migliorando gli spostamenti degli abitanti di Porto senza toccare le costruzioni storiche. Per fare ciò, erano necessari il rispetto del contesto, la coscienza di spazio pubblico, ma anche una conoscenza approfondita della tecnica. Come hanno spiegato gli architetti, la questione era di “innestare” due grandi macchine con il minimo impatto sul paesaggio urbano. Sono queste le lezioni capaci di dare risposte progettuali forti a questioni complesse. Menos é Mais sono stati in grado di distillare la forma dell’infrastruttura in un modo talmente elegante che le macchine sono diventate parte dell’identità di una città senza rinunciare all’efficienza.