Commissionato dal Duca Pier Luigi Farnese, che chiamò l’artista alla sua corte nel 1545, non se conosce l’esatta destinazione. Secondo Vasari (1568) il dipinto era stato realizzato per una cappella, forse, viste le ridotte dimensioni, quella per l’appartamento privato del duca. Si tratta di una delle prime opere di Siciolante, il quale, già formatosi su una solida base romana e raffaellesca, derivatagli dallo studio delle opere di Perin del Vaga, dimostra di aver meditato sulla pittura manierista emiliana e di essere in sintonia col gusto diffuso a Parma da Girolamo Mazzola Bedoli, come si avverte nella armoniosa figura di san Michele.
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