Comparso in un'asta sotto il nome di Antonio Mondino, pittore lombardo della prima metà del Seicento legato a Morazzone, il dipinto è invece riconducibile alla maturità di Tiarini; rivela nell'immagine materna la suggestione dei pensieri più affettuosi di Ludovico Carracci unita al ricordo della lezione toscana appresa nelle giovanili frequentazioni della bottega di Passignano.
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