Celebre santo, il cui nome completo suona Sofronio Eusebio Girolamo, nacque a Stridone in Croazia nel quarto secolo. Visse a lungo nelle zone desertiche vicino ad Antiochia, tra Siria e Turchia. Si dedicò a studiare i libri sacri; morí a Betlemme, ma il suo corpo riposa a Roma, in Santa Maria Maggiore. La sua opera più importante è la Vulgata in latino, tradotta prima da alcune parti dell’Antico Testamento greco, poi dall’intera Scrittura ebraica. Molto frequentemente dipinto anche da grandissimi artisti, è simbolo di fede, sapienza e intensa dedizione alla vita solitaria. Celebre è la leggenda del leone che egli guarisce e doma. Qui appare nella versione di lettore-scrittore, all’interno di una cella monastica. La sua mano sfiora il testo sacro, nella compenetrazione assoluta tra parola divina ed esistenza umana. L’aureola che lo distingue è quasi un cerchio fisico che ritma lo spazio del tondo in cui appare.