La parte superiore della navata della chiesa è ancora oggi separata dalla parte inferiore grazie ad un solaio in legno lastricato verso l’alto. Adibita a palestra del locale asilo comunale, così confinata spezza l’armonia della costruzione, ma consente ai visitatori di ammirare da vicino la parte più notevole degli affreschi. Questi dipinti restano ancora senza un autore certo; si è parlato di ambito mantegnesco, ovvero di maestri veronesi quali Domenico Morone, nato nel 1442, e il figlio Francesco. Il soffitto è dunque diviso in tre campate, ognuna delle quali mostra quattro vele in cui appaiono le figure di uomini illustri della chiesa. In particolare la prima, partendo dall’oculo, ospita quattro Eremiti: Cirillo d’Alessandria, Gualtiero di Pontoise, Sant’Eusebio e il Beato Carlo da Montegranelli. La seconda illustra i Dottori della chiesa: San Gerolamo, Sant’Agostino, Sant’Ambrogio, San Gregorio Papa. La terza, gli Evangelisti. L’immagine che qui mostriamo è appunto presa dalla terza campata guardando dall’interno l’oculo in facciata.
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